La chiave dei ricordi

La chiave dei ricordi
Kathryn Hughes

Nord, pubblicato nel Febbraio 2019
368 Pagine

Dove si trova la forza per ricominciare quando si hanno trentotto anni, un divorzio alle spalle, e si è appena tornati a casa dei genitori? Sarah è convinta di non avere più prospettive e la sua unica ragione per andare avanti è quella di scrivere un libro su Ambergate, l'ospedale psichiatrico chiuso da anni in cui aveva lavorato suo padre, e che presto verrà demolito.
Sarah, aiutata da Nathan, un giovanissimo senzatetto che vive ad Ambergate, perlustrado il luogo trova una vecchia valigia, al cui interno ci sono gli effetti personali appartenuti ad una paziente dell'epoca, ma soprattutto c'è un misterioso bigliettino con una rivelazione sconvolgente.
Sarah è determinata a trovare quella paziente e a ricostruire la sua storia, una storia di amore, dolore, ma soprattutto di un segreto che necessita di essere svelato.

Kathryn Hughes, autrice de "La lettera", il caso editoriale che nel 2016 aveva conquistato i lettori di tutto il mondo, torna nelle nostre librerie con "La chiave dei ricordi", uscito il 14 febbraio per Editrice nord.

Il romanzo è ambientato tra presente e passato, Sarah è determinata a far luce con il suo romanzo sulle condizioni dei pazienti di Ambergate, ma soprattutto, a ricostruire tassello dopo tassello la vita della paziente della valigia, una vita segnata da un amore corrisposto ma impossibile da vivere, una sofferenza così grande da essere scambiata per follia, e soprattutto, una vita che non meritava di essere vissuta tra quelle quattro mura.

Fondamentale sarà il racconto di Ellen Crosby, giovane tirocinante infermiera che all'epoca lavorava ad Ambergate. La dedizione verso il suo lavoro e la sua umanità erano immense, nonostante questo non riesce ad imporsi per migliorare la qualità di vita dei pazienti, e rimane vittima di un sistema ingiusto.
L'autrice pone l'attenzione sui manicomi, che negli anni '50 erano ancora aperti, le condizioni dei pazienti sono descritte con uno stile semplice e delicato. Vite perdute, persone abbandonate ed emarginate dalla società e dalle famiglie.

Un libro bellissimo, elegante e soprattutto emozionante. Consigliatissimo!

La chiave dei ricordi
Kathryn Hughes

Nord, pubblicato nel Febbraio 2019
368 Pagine

Dove si trova la forza per ricominciare quando si hanno trentotto anni, un divorzio alle spalle, e si è appena tornati a casa dei genitori? Sarah è convinta di non avere più prospettive e la sua unica ragione per andare avanti è quella di scrivere un libro su Ambergate, l'ospedale psichiatrico chiuso da anni in cui aveva lavorato suo padre, e che presto verrà demolito.
Sarah, aiutata da Nathan, un giovanissimo senzatetto che vive ad Ambergate, perlustrado il luogo trova una vecchia valigia, al cui interno ci sono gli effetti personali appartenuti ad una paziente dell'epoca, ma soprattutto c'è un misterioso bigliettino con una rivelazione sconvolgente.
Sarah è determinata a trovare quella paziente e a ricostruire la sua storia, una storia di amore, dolore, ma soprattutto di un segreto che necessita di essere svelato.

Kathryn Hughes, autrice de "La lettera", il caso editoriale che nel 2016 aveva conquistato i lettori di tutto il mondo, torna nelle nostre librerie con "La chiave dei ricordi", uscito il 14 febbraio per Editrice nord.

Il romanzo è ambientato tra presente e passato, Sarah è determinata a far luce con il suo romanzo sulle condizioni dei pazienti di Ambergate, ma soprattutto, a ricostruire tassello dopo tassello la vita della paziente della valigia, una vita segnata da un amore corrisposto ma impossibile da vivere, una sofferenza così grande da essere scambiata per follia, e soprattutto, una vita che non meritava di essere vissuta tra quelle quattro mura.

Fondamentale sarà il racconto di Ellen Crosby, giovane tirocinante infermiera che all'epoca lavorava ad Ambergate. La dedizione verso il suo lavoro e la sua umanità erano immense, nonostante questo non riesce ad imporsi per migliorare la qualità di vita dei pazienti, e rimane vittima di un sistema ingiusto.
L'autrice pone l'attenzione sui manicomi, che negli anni '50 erano ancora aperti, le condizioni dei pazienti sono descritte con uno stile semplice e delicato. Vite perdute, persone abbandonate ed emarginate dalla società e dalle famiglie.

Un libro bellissimo, elegante e soprattutto emozionante. Consigliatissimo!
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